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“Now and Then”. Bentornati Beatles!

La canzone “Now and Then” dei Beatles, nata da una demo del 1978 registrata al pianoforte da John Lennon, è al centro di accesi dibattiti.

La registrazione originale, effettuata da Lennon negli anni ’70 su una cassetta con la scritta “For Paul”, ha alimentato speculazioni su una potenziale reunion dei Beatles.

Il brano è stato plasmato attraverso un complesso processo di pulizia audio utilizzando l’intelligenza artificiale, un’innovazione che ha permesso di estrarre la voce di Lennon in modo sorprendentemente nitido. Nonostante la sfida di separare la voce dal pianoforte, ostacolo superato solo nel 2022 grazie all’IA e alle nuove tecnologie, è importante sottolineare che la voce di Lennon nella canzone è autentica e non ricreata artificialmente.

La tecnologia ha aperto la strada per la creazione di un nuovo arrangiamento strumentale, mantenendo fedeltà alla visione originale di Lennon. Il risultato finale è stato ottenuto con attenta orchestrazione e sotto la supervisione di Paul McCartney e Ringo Starr, gli unici membri superstiti dei Beatles.

Il progetto ha diviso, però, gli appassionati dei Fab Four in due fazioni: da un lato, coloro che lodano “Now and Then” come un eccezionale pezzo “ritrovato” che rispetta la visione originale di John Lennon, e dall’altro, coloro che lo vedono come una mera operazione commerciale.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale in questo contesto rappresenta un esempio dell’evoluzione tecnologica nella produzione musicale. Tuttavia, la questione della genuinità artistica di “Now and Then” rimane un argomento di discussione, sollevando domande importanti sulla relazione tra tecnologia, autenticità e arte nella musica e aprendo nuove prospettive per il futuro della produzione musicale.